Autore: Moby Dick (---.pool62110.interbusiness.it)
Data: martedì, 09 marzo 2004 - 16:28
Buongiorno a tutti. E' la prima volta che intervengo su questo forum e avevo in passato anche letto qualcosa sull'altro che è stato chiuso. Ho da qualche mese il libro della signora Valsecchi e l'ho letto con attenzione. Se mi è permesso vorrei esprimere una mia personale opinione. Difficilmente qualcuno può liquidare le teorie formulate in quel testo come un mero coacervo di assurdità. Mi pare di riscontrare alle spalle di certe affermazioni una mole di lavoro, di esperienze e riflessioni che qualunque professionista del campo medico non potrebbe permettersi di rigettare tout-court. Però, manca alle teorizzazioni dell'Appim un'impostazione scientificamente rigorosa. Mancano dei presupposti di cui nel 2004 nessuna teoria medica può illudersi di fare a meno e che fanno riferimento alla necessità di individuare dei protocolli di indagine sperimentale e ripetibile. Una teoria scientifica si scrive in un determinato modo, non a braccio. E non è questo il luogo per dilungarsi su dette modalità, anche perché non si apprendono leggendole su un forum, ma formandosi dopo anni di studio e acquisendo strumenti e forma mentis necessari. Il mio consiglio è quello di individuare delle figure di alto profilo e autorevolezza che siano disposte a fare loro le teorie sulla malocclusione, o per lo meno a indagarle con metodo rigoroso e a sostenere i risultati dell'indagine davanti alla comunità scientifica. E questo attraverso l'impegno delle tecnologie e dei mezzi adeguati. In mancanza di ciò, in mancanza di pezze giustificative di ogni singola affermazione e nelle quali si sappia operare la corretta distinzione metodologica tra argomenti (allo stato attuale delle cose vedo mescolare con troppa leggerezza approcci parascientifici, filosofici, esistenziali, pseudomistici, psicologici, fisiatrici, anatomici, neurologici, eziologici, diagnostici, terapeutici, farmacologici, ortopedici, ecc... signori queste sono tutte discipline diverse di cui è necessario essere competenti, non andare a orecchio un po' più qui e un po' meno là), in mancanza di ciò, dicevo, mancherà sempre ai vostri sforzi quell'autorevolezza che vi possa permettere di far accettare tutto ciò che di positivo e corretto eventualmente esiste in quanto andate sostenendo. Badate che quando si fanno affermazioni di questo genere ci si sta confrontando con una comunità che è internazionale. E non vi dovrà mancare il coraggio e l'umiltà di ammettere pure eventuali errori, qualora dovessero emergere. Se mi è concessa un'ulteriore nota, tenete presente che queste continue risse tra comari che riempiono il forum tra deliri di onniscenza e faide personali tra alcuni che ormai si sono presi di mira e si contendono il consenso della platea plaudente o fischiante come se fossero al Maurizio Costanzo Show fanno un pessimo servizio all'importanza dell'argomento. Qualunque scienziato serio che dovesse entrare in questo forum ne scapperebbe al più presto e volterebbe le spalle a un tema che invece merita senz'altro un approfondimento su vasta scala. L'Appim deve dimostrare di essere in grado di fare a questo punto un salto di qualità, per emergere da quel sottobosco di parlottii che si fanno intorno alla scienza medica da più parti e a opera di soggetti i più disparati e spesso i più improbabili e che in Italia creano solo una gran confusione. Una confusione che diventa efficacissimo strumento per certe baronie di potere depositarie delle lezioni ufficiali relative a questa o quella materia e quindi destinatarie delle sovvenzioni e finanziamenti del caso. E' ovvio che nessuno è disposto a mollare tanto facilmente certe leadership, e se una speranza di scalfire certi sistemi c'è, può derivare solo dalla pesantezza degli argomenti e dal rigore metodologico con cui li si sa articolare. A titolo esemplificativo, non dimenticate come è stato massacrato un luminare come Di Bella, perché ha osato porsi contro gli interessi dei costosissimi farmaci chemioterapici e della ricerca genetica. Nessuno si è mai insospettito sul perché dopo Rosy Bindi a fare il ministro della sanità ci sia finito il prof. Veronesi? Ce l'ha l'Appim un Di Bella da mettere in campo e che possa firmare una nuova teoria della malocclusione? Non me ne voglia la signora Valsecchi, ma se ci prova lei se la mangiano in un boccone con l'accusa di dilettantismo. A prescindere dal fatto che dica cose giuste o sbagliate. Perché alla fine di tutto, ciò che interessa a chi ha problemi di malocclusione, è che si scopra la verità e si individuino le terapie più efficaci per risolvere le specifiche patologie. Questo è progresso, tutto il resto è teatrino dell'assurdo, e mi pare che di psicodrammi intorno a questi temi ne siano già stati messi in scena un po' troppi.