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Freud sollecitava un secondo metodo...
Autore: Adriana (---.fastres.net)
Data: venerdì, 25 giugno 2004 - 23:31

Sigmund Freud affermava che nell'isteria talune affermazioni continuamente ripetute sono il durevole effetto di un'emozione provata in passato..
Secondo Charcot è all'ereditarietà soltanto che andrebbe riconosciuto il ruolo di causa reale dell'isteria, mentre tutti gli altri agenti patogeni, quale che ne sia la natura e l'intensità, avrebbero soltanto il ruolo di cause accidentali, di agenti provocatori...

Freud suggeriva che sarebbe un'ottima cosa disporre di un secondo metodo per giungere a conoscere l'eziologia dell'isteria, metodo che facesse sentire
il medico meno dipendente dalle dichiarazioni dei pazienti....

L'Appim crede di poter affermare che i sintomi nevrotici del paziente sono una reazione nervosa ad un'azione di disturbo praticata dalla mandibola sbilanciata ...
e che la causa reale dei disturbi nervosi è da ricercare non nell'ereditarietà o nelle esperienze del passato più o meno remoto...ma nel semplice fatto che la mandibola sbilanciata invia stimoli anomali di tipo elettrico al cervello, rendendolo sensibile
ed estremamente suscettibile a certe provocazioni..

la persona disturbata è una persona malocclusa...
anche se i malocclusi non sono tutti dei soggetti disturbati...ma le interconnessioni nervose sono talmente misteriose, talmente complesse, talmente soggette a reazioni imperscrutabili e imprevedibili...
che una persona debole di nervi perché malocclusa puo' perdere completamente il controllo di sé o perderlo molto poco indipendentemente dalla gravità della malocclusione stessa.

Leggendo i libri di Freud noi dell'Appim ci ritroviamo in certe descrizioni...e consideriamo che il lavoro di Freud dìa una fotografia esatta dei disturbi tipici dei malocclusi...Freud ha fatto quello che Darwin ha saputo fare studiando la flora e la fauna nei suoi viaggi...ha approfondito con passione ...
bisogna aver provato certi squilibri mentali per poterli riconoscere negli scritti...bisogna
ammettere che così come esiste una varietà infinita di malocclusioni, così puo' esistere una varietà infinita di sintomi mentali collegabili alla malocclusione...

Un dato puo' servire a far capire qualcosa in più...
il maloccluso è sempre permaloso, ha la memoria molto lunga...ha una mente che lavora ininterrottamente, pensa tutto e il contrario di tutto...è maligno, è indagatore, è scollegato, è logorroico oppure molto taciturno, è cupo...

il benoccluso perde invece la memoria del passato...vive il presente, non accumula ricordi negativi, ha una mente quieta, è fiducioso, parla ma sa frenare la lingua, è allegro...

la stessa persona passa quindi da un estremo negativo che gli puo' anche far perdere il controllo della mente...ad una situazione di normalità grazie ad una bocca bilanciata...

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  Freud sollecitava un secondo metodo...     Adriana 25/06/04 23:31
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