Non sono una specialista a differenza di quasi tutti voi, per questo vi sottopongo il mio problema che da una settimana mi sta provocando seri pensieri...
Sette giorni fa dovevo togliermi uno dei denti del giudizio inferiori, il quale non trovava spazio e quindi non voleva uscire e tra l'altro mi dava ogni tanto problemi di infiammazione gengivale. Fatto sta che mi decido a toglierlo, il dentista si prepara x farmi l'anestesia (vicino al trigemino) ed ecco che nella somministrazione mi coglie un dolore lancinante (sottolineo che non sono una che si lamenta molto, ma tendo invece a sopportare), tanto che inizio a lacrimare, immediatamente le fasce muscolari di tutta la parte sinistra della fascia (quella cioè del dente) si irrigidiscono: si manifesta un gonfiore immediato dalla tempia fino alle ghiandole linfatiche, inoltre avverto subito intensissimi dolori nel riaprire la bocca. Che mi è successo? Il dentista dice che non si tratta di aver colto il nervo del trigemino, altrimenti avrei avvertito una specie di scossa elettrica che invece non c'è stata. Lui attribuisce invece il tutto ad una mia contrattura preventiva dei muscoli, che tra l'altro sarebbero in uno stato di stress a causa del fatto che soffro di problemi di postura (scoliosi, un anca più bassa dell'altra). Il rimedio quindi per lui è far sgonfiare pian piano la parte mediante aulin + muscoril ed applicazione di un easybite (già da ora) per "mandare in relax" più velocemente i muscoli. Tra l'altro mi ha già detto che mi prenderà le impronte (appena posso aprire di più la bocca) per mettermi un bite vero e proprio da indossare chissà x quanto e tutto il giorno...A parte i dubbi se non sia colpa sua il fatto di aver avuto questo trisma (che secondo altri specialisti è invece un rigonfiamento dovuto ad uno stravaso di aria), non sarà un pò eccessivo il fatto del bite? Starà forse deviando l'attenzione di un suo probabile errore su un altro pseudo-problema?! Grazie, Serena