Sono tutte fantasie di cattivo gusto ammettere che con l'espansione del palato si respira meglio...

chi respira con difficoltà non è certo perche' ha un palato stretto...
non si respira certo con il palato...le cavità nasali possono essere ostruite avere un difetto...un tessuto ...dei turbinati che ostacolano...
cosa c'entra il palato ?

cosa rischiano i pazienti? rischiano di trovarsi con denti che non coincidono piu', con un morso aperto, con una asimmetria evidente nell'apertura e chiusura di bocca, con schiocco aggravato...
con recidive a pochi anni dall'intervento che in un soggetto adulto è appunto difficile da portare a termine e comunque inutile...

ma cosa dice Marcellinus di Cagliari che vuole sottoporsi ad una operazione in quel di Sardegna della durata di ben sei ore...

afferma che gli è stato prospettato dai medici quanto segue:

- espansione del palato
- avanzamento della mandibola di 6 mmm
- sollevamento della mascella di 5 mm
- impattamento del mascellare
- rotazione del mascellare
- mento plastica
e forse rinoplastica per la deviazione del setto nasale....
e tutto questo perchè respira male e ha una mandibola arretrata...

hanno un bel coraggio questi chirurghi maxillo-facciali della Sardegna a proporre ad un ragazzo maloccluso una serie di interventi di tale complessità...senza saper quantificare la reale causa della cattiva respirazione che non è certo causata dal palato stretto...

avanzare una mandibola di 6 millimetri e perche'...perchè è retrusa...e non basta quindi spostare il punto di fossa sui denti inferiori per avanzarla...invece di segare l'osso, sacrificare denti, tranciare apici radicolari, incorrere in possibili lesioni del nervo mandibolare e in emorragie...non basta?

sollevare la mascella di 5 millimetri? e cosa significa...e perché mai sollevare...
non basta agire sui famosi punti di contatto inferiori
invece di segare l'osso superiore, tranciare radici, danneggiare denti...

ruotare il mascellare... e perche' ?
non basta lavorare sui denti inferiori spessorando ove serve con il paziente collaborante...invece che disteso a corpo morto sul lettino...
eh no.. non basta...


il paziente va anestetizzato, addormentato, sacrificato sull'altare della ricerca e della sperimentazione...
e quando poi si sveglierà dovrà accontentarsi dei risultati...ringrazi il Cielo di svegliarsi e di respirare..bene o male...
l'importante è uscire dalla clinica e correre a perdifiato...