Il maloccluso si rende conto in fretta dell'approssimazione insita nelle cure gnatologiche...uno specialista tende a spessorare sempre di piu' usando il kinesiografo...un altro ama applicare la tecnica del molaggio selettivo ..un altro ancora utilizza la pedana stabilometrica e le tecniche kinesiologiche...nessuno di loro che parli una lingua comune...ognuno di loro contesta il il lavoro del Medico che lo ha preceduto e nessuno di loro sa portare a termine una riabilitazione...

il paziente non è sciocco...capisce di essere in balìa del Medico, si accorge di non venire ascoltato;
il linguaggio approssimativo di uno si scontra con quello troppo tecnico dell'altro...
la bocca non quadra, la protesi viene riposta in un cassetto, l'umore cala, il pessimismo diventa un atteggiamento abituale ..

e quindi che il paziente incominci ad affrontare il problema usando il proprio buon senso, che incominci a documentarsi in libreria, a studiare il proprio calco in gesso e le proprie sensazioni, facendo schemi e tracciati...
il paziente, anche il piu' ignorante, sa che stringendo le guance un dente solo risuona nel contatto..
ma nel timore di scontentare il Dentista non osa neppure parlarne...timoroso e perplesso davanti a chi reputa essere preparato e assolutamente affidabile...

il paziente deve incominciare ad affrontare a muso duro la realtà, chiedere e pretendere spiegazioni, osservare e criticare dopo essersi documentato, dopo aver fatto esperienza sul bite inferiore rigido del quale parliamo sempre come scuola di bilanciamento...senza lasciarsi intimorire dal camice bianco, dai riconoscimenti appesi alle pareti, dal lusso dello studio...cancellate tutto questo dalla vostra mente e rendetevi conto che in gnatologia esiste solo una grande confusione della quale voi state sperimentando la pochezza ...

eppure esistono le manovre dicontrollo, esiste l'obiettivo delle simmetrie di contatto da raggiungere nella tensione muscolare delle guance e del corpo appeso ad una sbarra...esiste tutto quanto puo' rendere il paziente assolutamente preparato ...
bisogna solo fare lo sforzo di leggere e quello di sperimentare su se stessi, lavorando con trapanino, resine, cartine blu e specchio;

l'invalidità derivante dalla malocclusione non deve piu' esistere, lo zoppicamento, la scoliosi, la lombosciatalgia, l'emicrania, il mal di schiena, il problema della lacrimazione agli occhi, gli acufeni, la debolezza muscolare...tutto questo sparirà nel momento in cui ci si bilancerà di bocca...
d'ora in avanti chi sarà ancora storto, dolorante e zoppicante...chi sarà ancora con quella postura sarà un paziente poco aggiornato o poco volonteroso, forse poco abile o poco coraggioso che non ama se stesso e ha poco rispetto della sua immagine e delle persone che frequenta...