Autore:
E. Bernkopf scrive . (---.dialup.tiscali.it)
Data: giovedì, 22 agosto 2002 - 11:10
"La beatificazione di Padre Pio dovrebbe essere momento di riflessione per chi, credente o no, si voglia interrogare sul profondo significato della guarigione, fenomeno che, accettato come naturale nel caso di malattie banali, assume carattere straordinario in alcuni casi, rari ma non rarissimi.
Tali fenomeni assumono per il non credente valore di evento straordinario, non spiegabile ma piuttosto non ancora spiegabile, appartenente ad un ambito non ancora esplorato ma certamente spiegabile in un futuro scientifico che si spera imminente: altrimenti i fondamenti stessi dell'approccio scientifico con i fenomeni naturali entrerebbero necessariamente in crisi. Per il credente si tratterebbe invece di un intervento divino: le due posizioni sembrerebbero inconciliabili.
Nel caso del miracolo, pero', non è la guarigione spontanea in sé che colpisce, ma il fatto che questa avvenga nel caso di patologie gravi, la cui guarigione risulta del tutto inusuale, addirittura in casi di totale inefficacia delle terapie su base scientifica.
Sorge quindi il problema di definire il concetto stesso di miracolo: scorrendo una gamma di gravità, dal raffreddore al cancro terminale, a quale punto si puo' introdurre la problematica miracolosa in caso di guarigione ? ...."